Trovo sempre un gran fascino nel realizzare le interviste per strada, con le persone che si muovono sullo sfondo, la voce leggermente sporcata dai rumori ambientali…è tutto più caldo….più vero.
Nei miei video una delle costanti sono i racconti delle persone. In alcuni casi queste interviste avvengono in un ambiente controllato, uno studio, un ufficio, una casa; nella maggior parte dei video sportivi invece preferisco svolgerle direttamente sul campo di gara, in una piazza, in mezzo ad una strada.
Sostanzialmente per due motivi: si ha poco tempo e spesso non so chi voglio intervistare, lo decido al momento, guardando la gente passare. Mi metto in un punto di passaggio e osservo; quando vedo qualcuno che potrebbe avere qualcosa di interessante da raccontare lo fermo.
Mi piace creare un’inquadratura dinamica, nella quale il soggetto che parla è fermo ed è il resto che si muove; le persone che passeggiano, dei veicoli sullo sfondo, i rami delle piante che si muovono per il vento.
L’audio rimane leggermente sporcato dai rumori ambientali, e questo rende il racconto meno asettico, più caldo, più vero.