SONO UN VIDEOMAKER E RACCONTO STORIE DI
SPORT, OUTDOOR E CYCLING.
Mi approccio al cliente ascoltando le sue esigenze, documentandomi non solo sull’attività o sul prodotto, ma anche sulla propria storia.
La passione per questo lavoro e la curiosità insita nella mia natura mi portano a cercare sempre di capire cosa ci sia dietro ad una persona, ad un prodotto, ad un’azienda.
Mi piace l’idea di andare più nel profondo, non limitarmi solo all’aspetto descrittivo, e soprattutto non inventare niente di artefatto.
La semplicità, molto spesso, è la miglior forma di creatività e comunicazione.
QUANDO LA PERFORMANCE DIVENTA UNA STORIA
Capire e raccontare le performance è la mia missione, outdoor e sport sono gli ambienti a me più congeniali. Nella parola performance non vedo solo un risultato, una vittoria o una sconfitta. Ci vedo sudore, costanza, determinazione, la volontà di spingersi oltre i propri limiti: esperienze che coinvolgono e ispirano chi le osserva.
Tante sono le storie in una performance. Per questo mi impegno a capirle prima di raccontarle.
DALLE PRODUZIONI TV AL CORPORATE STORYTELLING
La mia attività di videomaker inizia nel 2007 con il magazine televisivo StileCorsa, che produco e trasmetto in barthering su una ventina di televisioni regionali e locali di tutta Italia e sul
satellite. E' un'esperienza che dura 9 anni e che mi forma come professionista del video, come imprenditore e come persona; posso sperimentare e costruire il mio linguaggio di comunicazione creativa.
Nel 2015 inizio una grossa collaborazione con il canale televisivo Bike Channel Sky 214: The Coach, Strade di Bike, Granfondo, School Of e Garmin Golden Eagle sono i lavori principali.
Sono anni intensi nei quali ho la possibilità di lavorare con numerose aziende del settore e con grandi campioni, vincitori di Mondiali, Olimpiadi e Grandi Tour.
Negli ultimi anni le esperienze fatte e la voglia costante di crescere mi porta a cercare nei miei video dei contenuti sempre più profondi. Cambiano le attrezzature, i punti di vista, la fotografia; la costante che rimane è quella della performance, parte tutto da lì, e il raccontare delle storie sale ad un livello superiore.
Mi piace semplicemente raccontare una storia legata ad una performance: che sia di una persona, di un'azienda o di un prodotto non cambia la mia missione....
il bello è che c'è sempre una storia che vale la pena raccontare.
Il rapporto con la natura, i paesaggi, l'aria aperta è sempre stata una costante nei miei lavori. Sia per i video prettamente sportivi, gli eventi e le competizioni di endurance come corsa, ciclismo e triathlon, sia per i film di montagna dove la natura è la vera protagonista, quella che detta le regole. Lavorare all'aperto è per me qualcosa di estremamente naturale e istintivo, mi faccio ispirare sul momento, non solo dal paesaggio inteso come scenografia, ma anche dai rumori, dai profumi, dai colori del luogo: girare all'aperto, in mezzo alla natura, è la cosa che mi riesce più facile e, forse, anche la mia preferita.
Raccontare la storia di una performance, che sia di un'azienda, di un prodotto o di un servizio, non è molto distante da una storia sportiva. Il linguaggio, certo, è più complesso, il video corporate presuppone una sensibilità e un occhio diversi, gli obiettivi da raggiungere sono chiari e precisi e fanno parte delle logiche del business. Alla base, però, c'è sempre qualcosa da raccontare, a volte è più difficile ma è anche estremamente stimolante.
L'interazione con le persone è uno degli aspetti più interessanti del mio modo di fare il videomaker. Mi piace ascoltare quello che hanno da dire e su queste storie creare la mia storia, lasciando sempre a loro il ruolo dei protagonisti. Credo che ognuno abbia qualcosa di interessante da raccontare, basta essere attenti, empatici e, soprattutto, avere un reale interesse verso chi sta di fronte al tuo obiettivo.
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